giovedì 10 giugno 2010

Le consolazioni della Filosofia di Alain de Botton

Ottimo libro! Lo consiglio vivamente. Si lascia leggere molto bene, anche perchè l'autore utilizza molte immagini e foto in modo accurato, per la comunicazione (quasi un testo multimediale).

E' davvero una consolazione: fa riflettere molto sulla vita e sulla nostra esistenza ed essenza.
Per non sentirsi troppo soli (o originali) di fronte alle sfide secolari ed universali che animano molti di noi, prima o poi, nel proprio percorso esistenziale...


Dalla quarta di copertina... "La filosofia è inutile se non cura i turbamenti dell'anima così come la medicina che non cura i dolori del corpo. Guidato da questo principio di Epicuro, Alain de Botton ha compiuto un lungo itinerario attraverso la storia della cultura occidentale, fino a riconoscere in sei grandi pensatori della nostra tradizione i compagni di viaggio ideali nel percorso alquanto accidentato e travagliato della nostra esistenza. Socrate, Epicuro, Seneca, Montaigne, Schopenhauer e Nietzsche diventano così, nella lettura che ne viene qui data, personaggi cordiali e comunicativi, figure vive e partecipi della nostra quotidianità."


de Botton A., Le consolazioni della filosofia, Guanda 2004

3 commenti:

  1. Mi ricorda ‘Le pillole di Aristotele’ di Lou Marinoff: la sua cura consiste, ma guarda un po’, nel chiedersi perché stai soffrendo. Un pillola di filosofia ti aiuterà a fare chiarezza distinguendo quello che ti è capitato da come te lo vivi (e che spesso è la causa della maggior parte sofferenza) ... non si tratta altro che di accettare la realtà, in fondo – che è un po’ diversa da quella che costruisce il nostro ego.... chi, come me, ha fatto talvolta confusione tra malattia e malessere, tra desiderio e aspettativa, tra danno e offesa, tra causa ed effetto...ne trarrà un consiglio e un potente strumento di analisi... sì in pratica ti sto proponendo uno scambio: se ti presto marinoff, mi presti botton ?

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  2. Grazie ce l'ho, ma questo mi ha stuzzicato di più.
    Ne ho anche un altro di Marinoff (mi sfugge il nome...).
    Comunque te lo presto volentieri.

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