Non mi è piaciuto.
Trovo la storia originale, con alcuni spunti molto delicati e raffinati (l'idea dei cicli più brevi e del tempo più breve, per la piccolezza del pianeta è geniale).
Però ha un retrogusto un po' buonista (ora capisco perchè Veltroni lo cita spesso...) e a tratti moralista. Frasi che ricorrono spesso e che rendono l'idea di questo retrogusto: "...gli adulti sono strani... non li capisco... sono complicati...". Insomma una mitizzazione dei bambini a prescindere.
Non mi sembra comunque un libro per bambini, che "spero" preferiscano storie più fantastiche con ritmi meno lenti e trame meno smielate.
Ne tantomeno per adulti, tranne per coloro che ricercano messaggi banali e scontati.
Va bene come manualetto degli aforismi...
Per la trama, vi riporto la quarta di copertina..."È la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta perchè si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa. Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro. Età di lettura: da 8 anni."
de Saint-Exupéry A., Il piccolo principe, Bompiani 2000
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