E' la storia di un uomo di successo, che compie frequenti viaggi in Giappone per importare clandestinamente dei bachi da seta e produrre il prezioso tessuto in una piccola cittadina industriale della Francia dell'800.
La trama è interessante, anche se sempre un po' scontata in certi passaggi.
Questa la quarta di copertina: "La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. "Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa."
Comunque Baricco è Baricco. Vi sono dei passaggi lirici molto suggestivi e ben dosati, che colpiscono per la loro liricità. Ed emozionano gli amanti della lingua scritta.
Uno per tutti: "... lui raccontava piano, guardando nell'aria cose che gli altri non vedevano..."
Baricco A., Seta, Feltrinelli 2008
beh, vedi, se si fosse fermato a "guardando nell'aria" - ma il problema di baricco è che aggiunge: "cose che gli altri non vedevano". troppo sentimentale .... ;-)
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