Mah....! Un racconto che incuriosisce molto, ma...
Lo stile narrativo è impeccabile, perchè Roth è un grande narratore.
Ma questo racconto, forse proprio perchè remake de "La metamorfosi" di Kafka, non convince e far venir voglia di rileggere l'incubo kafkiano.
Insomma, alla fine non mi ha appassionato...
Sinossi: Per ragioni incomprensibili, il professore David Alan Kepesh si ritrova trasformato in un enorme seno. Cieco ma provvisto di udito e soprattutto di sensibilità cutanea, riceve le visite del padre, che gli racconta le vicende del suo piccolo mondo ebraico, dell'affettuosa e banalissima fidanzata, del rettore, che fugge travolto da un riso incontenibile, e del suo psicanalista. Ma soprattutto viene lavato da miss Clark, l'infermiera che gli procura un piacere immenso. Da una situazione surreale, simile a un incubo kafkiano o a un quadro di Dalì, Philip Roth fa scaturire situazioni comiche (e oscene). Prima edizione Bompiani, 1973.
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