mercoledì 7 luglio 2010

La consulenza Filosofica di Gerd B. Achenbach

Un approccio alla filosofia pratica molto concreto.
A volte un po' ostico e teorico, il testo però ci fa appassionare proprio alla pratica che esso stesso propone: pensare (cogitare) sulle cose che accadono, sugli avvenimenti, sulle emozioni e sui comportamenti sia a livello collettivo che a livello individuale.

Tutto ha un senso. E da tutto, per il solo fatto di pensare, si può trarre vantaggio ed insegnamento, anche dalle vicende più dure e drammatiche della nostra vita.
Inoltre, le riflessioni di uomini saggi di molti secoli fa ci fanno sentire in buona compagnia e relativizzare (poichè le vicende della nostra vita non sono poi così originali e soprattutto nuove!)

Non aspettatevi di trovare delle risposte puntuali (quasi fossero delle moderne FAQ) a problemi e questioni nodali, ma imparate e scoprite la forza energica del filosofare (pensare, cogitare) e dell'usare la logica. Vi accorgerete che sarà una scoperta entusiasmante, scoprendo in voi capacità sopite e spesso atrofizzate, standardizzate, conformate e impigrite.

Due massime mi vengono in mente per questo ottimo "eserciziario": Conosci te stesso e Cogito ergo sum.

Dalla quarta di copertina: "Achenbach è il fondatore della "Philosophische Praxis", forma principale di consulenza filosofica. Il volume raccoglie i saggi fondamentali, in cui ha presentato il suo lavoro e ne ha discusso finalità e modalità. Per Achenbach la consulenza filosofica "non si occupa dei sistemi filosofici, non prescrive alcun filosofema, non costruisce alcuna filosofia, non somministra alcuna visione filosofica, ma mette in movimento il pensiero: filosofa", quindi deve riflettere produttivamente su casi concreti. Insomma: l'aiuto che il consulente filosofico può dare a chi lo consulta non sta nel "curarlo" o nel fornirgli una "verità" preconfezionata, ma nel metterlo in grado di pensare, nel dialogo con altri."


Dalla recensione di INDICE: "Che cos'è la consulenza filosofica? A che cosa serve e come si fa? Chi si rivolge a un consulente fìlosofico? E perché non opta invece per uno psicoterapeuta, uno psicologo o un consigliere spirituale? Gerd B. Achenbach, considerato il padre della consulenza filosofica, in un libro introduttivo alla disciplina spiega le caratteristiche di questa particolare filosofia applicata, che rappresenta oggi una sempre più diffusa alternativa alla psicoterapia. L'autore affronta i diversi temi e problemi di una filosofia che vuole rendersi utile alla vita quotidiana, pratica e concreta della gente. L'individuo che prova disagio, incertezza, delusione, insoddisfazione per la propria esistenza può rivolgersi al filosofo per cercare risposte alle domande che l'assillano. Domande sul senso della vita, sulla propria identità, le domande di chi desidera capire ed essere capito. Il consulente filosofico non ha risposte prestabilite da dare, pillole di saggezza da trasmettere, ma il confronto con lui può aiutare a riflettere, a chiarirsi le idee, a vedere nuove prospettive. Ed è questo lo scopo di quel work in progress che è la consulenza filosofica, un dialogo libero e aperto che riporta alle origini della filosofia stessa."


Achenbach G.B., La consulenza filosofica. La filosofia come opportunità di vita, Feltrinelli 2009

1 commento:

  1. come se dice aroma... pijala cò ffilosofia.
    anche la psicanalisi daltronde ha trovato una 'applicazione' leggera con la pratica della gestalt, perchè non la filosofia? ma io ho già il mio maestro che si chiama lou marinoff ;-)

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