Questo doppio protagonista(il ragazzino e la zia) rappresenta una bella trovata narrativa.
La figura di zia Mame, estroversa ed anticonformista, eccentrica ed energica, visionaria e caparbia, anche se a volte rischia di venir rappresentata dall'autore con tratti e immagini stereotipate, si riscatta quasi immediatamente (com'è giusto che sia nell'imprevedibilità stessa del personaggio), aprendosi a scenari e colpi di scena eccezionali ed anomici perfettamente adattabili all'estroversa ed eccentrica signora.
Da leggere e far leggere ad una vostra eventuale suocera... abitudinaria e priva di fantasia ;-))
Dalla quarta di copertina: "Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.
Si tratta di un concentrato di comicità e cultura, in cui i grandi movimenti centrifughi che hanno colpito gli Stati Uniti negli anni Venti, dalla crisi del '29 alle avanguardie artistiche, vengono dipinti attraverso le avventure di un personaggio indimenticabile. Zia Mame, ora geisha giapponese, ora ballerina di fila, romantica moglie sudista e amazzone intrepida al tempo stesso, ogni mese della sua vita inaugura una nuova impresa epica, coinvolgendo di volta in volta il suo maggiordomo giapponese, la bambinaia irlandese, la dattilografa, il poeta, l'editore, l'agente letterario. Conduce una vita salottiera e ciarliera, in cui l'ostentazione della ricchezza, i cocktail in terrazza e le commedie sperimentali di Broadway si susseguono tra bollicine di champagne e letti di seta. La crisi finanziaria che travolge mezzo mondo nulla può contro questa donna dalle mille risorse. Zia Mame cade, si rialza e intrepida ricomincia da capo, conservando sempre l'ingenuità, o forse l'orgoglio, di chi non oserebbe mai riversare sugli altri la colpa delle proprie miserie. Come possa aver fatto una donna tanto avventata, imprudente, generosa e folle, a tirar su un ragazzino di dieci anni è un mistero.
Un romanzo divertente, ricco di citazioni colte ma capace di coinvolgere anche il lettore occasionale, una sorprendente sferzata di buonumore assolutamente da non perdere"
Dennis P., Zia Mame, Adelphi 2009
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