lunedì 6 giugno 2011

Felicità della lettura...

Il 4 giugno questo blog ha compiuto un anno.
Gli anniversari servono anche a fare dei bilanci e ogni bilancio parte da una sintesi quantitativa per arrivare a delle considerazioni qualitative.
In un anno ho letto e conseguentemente appuntato e commentato 50 letture, equamente suddivise fra narrativa e saggistica.
50 letture in un anno, corrispondono mediamente a (quasi) una lettura a settimana.
Sono tante o poche? Dipende...
Comunque, credo di aver letto abbastanza, sicuramente sopra la media (la mia media di questi ultimi anni).
Eppure ho la sensazione di non aver letto a sufficienza, di stare sempre a rincorrere i libri più belli, man mano che escono.
Il fatto è che, anche per il mercato dell'editoria, valgono gli stessi principi di qualsiasi altro mercato dell'era del consumo.

Ammetto che a volte mi sono lasciato un po' prendere la mano e che sono stato anch'io vittima dell'acquisto compulsivo di libri, acquistandone più di quelli che ho letto (o finito di leggere completamente).
Ha volte ho letto troppo in fretta, per la smania di cominciare un nuovo testo.
Forse bisognerebbe riappropriarsi della dimensione della lentezza, anche per quel che riguarda la lettura. Una dimensione più riflessiva, più orientata alla sedimentazione e alla conservazione del pensiero, piuttosto che alla sua consumazione. Una dimensione che può aiutare e contribuire a formare il proprio pensiero dinamico e progressivo, bisognoso di ri-letture e pause di silenzio, piuttosto che di velocità e cambiamento continuo delle idee, sottoposte alla legge della moda e del rinnovamento supericiale.
Solo un pensiero così, può diventare una solida prerogativa di creatività dei propri sogni.
Si parla e si usa spesso l'espressione "il piacere della lettura"; ma io credo che questa espressione sia un po' riduttiva; perché il piacere è qualcosa in qualche modo effimero, effetto transitorio di un'emozione. Bisognerebbe invece far riferimento alla felicità, che esprime qualcosa di più profondo, sedimentato, memore. Non necessariamente legato al piacere, anzi a volte frutto perfino di un dolore, di uno smottamento interiore. La felicità è una conseguenza e non una causa.
Credo, finalmente, che il mio rapporto con i libri, si possa sintetizzare con l'espressione "la felicità della lettura".
Buona felicità della lettura a tutti!

4 commenti:

  1. Fabrizio,
    Prima di tutto, auguri!
    E voglio dirti anche che la tua riflessione è perfetta: tra la quantitá e la qualitá, tra il godersi le letture e tutti quei libri che vogliamo leggere... La felicità della lettura è l'unica soluzione!
    Baci brasiliani!

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  2. il mio rapporto con la lettura é un po' come il tuo ma spesso ció che cerco sono delle piccole risposte o delle conferme a passaggi della mia vita che nella corsa quotidiana non riesco ad afferrare ed allora nel libro come attraverso una lente certe situazioni si fanno + chiare o forse solo leggermente + comprensibili. Per questo ti lascio una citazione:""Gli uomini sono un po' come i libri. ne leggete distrattamente uno, e non prevedete che finirà per lasciare in voi una traccia incancellabile, ne digerite con zelo un altro, che abbia tutta l'aria di essere degno dell'impresa; e scorsi pochi mesi vi accorgete che la fatica è stata peggio che inutile. Ma sul primo momento, al primo incontro, il risultato finale, la perdita o il profitto, sono sospesi a un punto interrogativo. Mi chiedo spesso, non con quali libri ma qualli esseri viventi o defunti io potrei rivedere fulmineamente e involontariamente se fossi posto (facciamo gli scongiuri) davanti a un plotone di esecuzione o se mi trovassi in procinto di affogare, senza possibilitò di scampo o vista. Uomini o bestie favorite? Uomini- o donne- che mi furono cari o piuttosto gente di passaggio, individui appena sfiorati, che non sospettarono mai di aver preso tanto posto nella mia coscienza?............E continuavano a ignorare colui per il quale, oggettivamente, erano esistiti di più. Non sempre si riesce a vivere per chi si vuole....( Farfalla di Dinard E. Montale).
    un ciao spañolo!Simona

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  3. Ci sono periodi che leggo e digerisco come mi ingozzassi senza ritegno di pizza - di cui peraltro sono golosa, come di libri, appunto - periodi che sorgeggio parole come fossero tazze di tè, momenti che pilucco frasi, aneddoti e poesie.
    Per fortuna, qualsiasi cosa io scelga di fare, trattandosi di libri mi rimane sempre almeno un polpastrello sporco d'inchiostro.
    Auguri per questo primo compleanno.
    Baci e dizionari magici

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  4. Però! 3 commenti, da tre nazioni diverse! Chiara dall'Italia, Jo dal Brasile e Simona dalla Spagna... di certo questo blog non potrà essere considerato provinciale!
    Un grazie a Chiara, che mi segue da quando ho iniziato quest'avventura e con cui condivido anche l'amore per la pizza!
    Un grazie a Jo e ti comunico il mio impegno per quest'anno: OneBook-OneBanana. Inaugurerò ogni nuova lettura con una banana... (che incentivo a leggere eh?!)
    Un grazie a Simona, perchè mi comunica un aspetto per me "strano": trovare risposte nei libri... Io, veramente, non ne ho mai trovate, anzi... i libri mi hanno aperto ai dubbi, hanno spalancato le gabbie delle mie certezze, hanno scandagliato la sedimentazione dei pregiudizi e delle credenze e fatto volare le idee nei cieli incerti dell'inconoscibile...

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