Insisto.
Per quale motivo i libri per ragazzi sono considerati solo per ragazzi?
E' una limitazione troppo arbitraria. Voglio avere anch'io la possibilità di leggerli liberamente! Posso trovarci dei riferimenti ai classici; oppure delle metafore sottili; o, al limite il gusto puro della storia e della fabula in quanto tale.
La dicitura libri per ragazzi, o per bambibni, andrebbe semplicemente abolita.
Si legge d'un fiato. Il mitico ragionier Bianchi: un padre modello!
Sinossi: "C'era una volta il ragionier Bianchi, di Varese. Era rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: Mi raccomando papà: tutte le sere una storia... Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina. Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi. Sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe". Illustrazioni di Francesco Altan.
Se cosí non fosse, non mi sarei tanto divertita con la Pizzorno!
RispondiEliminaBaci dal Brasile!
Jô
Lo lessi, anni fa. E magari lo rileggerò. Sono d'accordo con te: è una discriminazione verso gli adulti classificare i libri seconda la fascia d'età! Io continuo a credere nelle favole e non smetterò mai di farlo, quindi...
RispondiEliminaBaci e bernoccoli ripieni di crema pasticcera.