venerdì 17 giugno 2011

Favole al telefono di Gianni Rodari

Insisto.
Per quale motivo i libri per ragazzi sono considerati solo per ragazzi?
E' una limitazione troppo arbitraria. Voglio avere anch'io la possibilità di leggerli liberamente! Posso trovarci dei riferimenti ai classici; oppure delle metafore sottili; o, al limite il gusto puro della storia e della fabula in quanto tale.
La dicitura libri per ragazzi, o per bambibni, andrebbe semplicemente abolita.
Si legge d'un fiato. Il mitico ragionier Bianchi: un padre modello!

Sinossi: "C'era una volta il ragionier Bianchi, di Varese. Era rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera vendendo medicinali. La domenica tornava a casa sua e il lunedì mattina ripartiva. Ma prima che partisse la sua bambina gli diceva: Mi raccomando papà: tutte le sere una storia... Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto il ragionier Bianchi chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina. Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi. Sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe". Illustrazioni di Francesco Altan.

2 commenti:

  1. Se cosí non fosse, non mi sarei tanto divertita con la Pizzorno!
    Baci dal Brasile!

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  2. Lo lessi, anni fa. E magari lo rileggerò. Sono d'accordo con te: è una discriminazione verso gli adulti classificare i libri seconda la fascia d'età! Io continuo a credere nelle favole e non smetterò mai di farlo, quindi...
    Baci e bernoccoli ripieni di crema pasticcera.

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