Un romanzo molto gradevole e soprattutto molto etnico. Mediterraneo. Si intravedono molti aspetti della vita in Grecia e dei greci. Aneddoti che a volte sfociano nel luogo comune.
La trama è sempre azzeccata e la forza della storia anche.
Proverbiale l'affermazione del commissario proprio sui greci: "Chiedi a dieci greci di fare una cosa. Nove di essi ti diranno subito che è impossibile, per poi inseguirti quando stai per andartene"
Non leggetelo in traghetto!
Dalla quarta di copertina: "Quando un gruppo di nazionalisti greci si impossessa di un traghetto con trecento passeggeri a bordo, il commissario Charitos capisce subito che non sarà un caso come gli altri: su quella nave c'è sua figlia Katrina. Inizia così un'indagine che metterà con le spalle al muro il poliziotto che ama dire di sé "non sono un Rambo, ma un greco complessato", ma questa volta dovrà stare a guardare impotente mentre l'indagine è affidata alla squadra antiterrorismo. Un intrigo di crimine, politica e mass media rivela un'Atene tentacolare e piena di insidie, in cui Charìtos si muove con la consueta sagacia e ironia, ma alla ricerca del filo rosso che leghi tra loro i delitti che insanguinano le notti in città. Ancora una volta, le misteriose atmosfere noir della capitale greca fanno da sfondo a un giallo avvincente, dal ritmo serrato"
Markaris P., La lunga estate calda del commissario Charitos, Bompiani 2009
Bravo, Fabrizio!
RispondiEliminaLeros ti ha fatto bene!
Hai giá guardato il mio blog?
Baci
Jô
www.arteamiga.wordpress.com
In effetti un romanzo proprio carino. Divorato sotto l'ombrellone.
RispondiEliminaCi ritrovo la vera grecità contemporanea.
Grazie Fabrizio...